Quanto quelle parole
temetti di sentire,
e quando questo avvenne
morte mi prese il cuore.
Di me più non vuoi avere
lettera, vista, voce;
fatto mi hai tu sentire
come un brigante, allora,
costringer con la forza
l’angelo dell’amore
a dare ancora segni
di ciò che più non c’è.
Non siamo, hai detto, fermo,
e continuar non posso.
Capisco bene, eppure
troppo mi costa ancora.
Ma ciò che raccontasti
di quanto tu soffrivi
avendo ancora cose
per cui pensare a me,
sol quello basterà
a tenermi distante,
lasciando quell’amore
per cui rinacqui, un dì.
Se infatti non ne hai,
a che serve provare
a chiedere una luce
che non risplende più?
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