mercoledì 5 novembre 2008

PIOGGIA DI NOVEMBRE


Guardo sgomento scendere la pioggia
attorno e sopra me, quasi funesta
compagna del mio viaggio di ritorno.
Il buio avvolge e unifica un paesaggio,
squarciato solamente dalle luci
dei fari, che si incrociano via via.
Come sono insicuro, mentre solo
guido, passando lento sulle pozze
nate sopra l'asfalto mal curato.
Quasi mi sembra che ogni pochi metri
deviare possa uscendo dalla strada,
terminando la rotta dentro un fosso.
Né mi aiuta l'ossessivo pensiero
di quelle antiche lacrime, foriere
sempre di pioggia, se non di tempesta;
e so che adesso c'è qualcuno triste,
che pensa a chi sa cosa, chi sa dove
e il tempo fa rivolger col suo pianto.
Poi immagino che questo viaggio odierno
sia in piccolo quel viaggio della vita,
incerto dal principio alla sua fine.
E spero che la pioggia lavi il mondo
da un pò del male che io ho seminato,
e sia quel pianto che ora non so avere.

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