lunedì 30 giugno 2008

NEBBIA DENTRO


Nebbia dentro di me, vorrei capire
che segreti nasconde il cuore mio,
ciò che non so vedere, neanche quando
scruto dentro di me la notte, solo.
Dei miei perduti amori, cosa penso?
Chi ho davvero perduto? Chi rimane?
E' questo cuore mio talmente grande
che uno spicchio riserva per ognuno.
E chi riunisse tutti questi pezzi
potrebbe avvicinarsi all'infinito,
eppure lo credete così poco
da esser considerati quasi nulla.
Ma come nei frammenti della stele
che ci ha dischiuso gli antichi linguaggi
devo trovare il codice segreto
per cui io stesso decifri il mistero.
Che uomo non conosce il proprio cuore?
Forse chi è volto più fuori che dentro?
Ciò non puoi dir di me, e lo sai bene,
ma non ti so spiegare il mio mistero.
Sono la sfinge immobile e serena,
ma è solo la mia maschera, purtroppo.
Il tumulto interiore scuote il corpo
e la mente, e tortura i sonni inquieti.
Nebbia che avvolgi il cuore, e che mi accechi
diradati alla fine, triste velo
che ti opponi al saper la verità
di quest'uomo, che adesso sceglier deve.

mercoledì 25 giugno 2008

JUST FOR ME



Ho nascosto il tuo commento al post.
Nulla da obiettare su contenuto o forma, lo sai bene.
Ma è solo mio.

domenica 22 giugno 2008

22 GIUGNO


Non mi hai sorpreso col tuo arrivo, estate.
I giorni grigi che si trascinavano,
figli d'inverno senza primavera,
senza pietà sono stati scacciati.
Oggi mi trovo a casa, cosa rara.
Ricordo il ventidue dell'anno scorso,
quando con inattesa decisione
ho dato uno scossone alla mia noia.
Dopo tanto pensare, tanti dubbi
mi sono aperto a felicità nuova,
certo, non è durata sino a adesso,
ma quanto è valsa la pena, davvero!
Sono allo sbando, ben poco ho da dare
a me stesso, per non parlar degli altri,
ma voglio ritrovare quel sorriso,
così aperto, che ora soltanto fingo.
Chissà se troverò quelle risposte
che mi attendo, come acqua per la sete.
Me le darai tu? o le dovrò cercare
dentro me? Non so proprio che aspettare.
Per ora il giorno caldo suggerisce,
non potendo tuffarmi dentro il mare,
di farlo nel torrente dei ricordi
e sognare di esser felice ancora.

venerdì 13 giugno 2008

BRANI OSPITATI: GIANCARLO ONORATO. ANDROIDE MIRNA (capolavoro assoluto...)


L'androide Mirna si tocca la faccia
si lascia tagliare i capelli
si specchia e poi, poi cade giù
gira e gira e gira e cade giù
giù a vellutare tutte le cose
del suo rimpianto rimpianto di bimba
di bambola aliena
che è di bambola viva.

Androide Mirna, io si, ti ho inventata
ma oggi io voglio dirti le cose
dal lato amaro, così saprai:
vorrei aiutarti a tornare lontano
ma Mirna si cerca le lacrime agli occhi
si tasta la lingua, la lingua allo specchio
si volta e dice "Io invece vivrò"

Splende e risplende nel nero invernale
e avrò cent'anni con pelle di bimba
la perla più dura

E infine saprò soffrire anch'io
soffrirò, morirò finalmente

BRANI OSPITATI: CELENTANO. LE STESSE COSE


Dimmi cosa cambia quando si ama e non si è amati,
o si è amati e non si ama cosa cambia.
Dimmi cosa resta di un amore che finisce,
o in un finale senza amore cosa resta.
io farò le stesse cose, cambierò tre volte al
mese
rifarò gli stessi errori
...quelli che ho lasciato fuori.
Senza voltarmi chiederò amore e affetto a una
ragazza di colore
che mi dirà le stesse cose
in una lingua che tu non puoi capire.
Dimmi cosa cambia tra il passato ed il presente
dentro o fuori la coscienza della gente,
cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti,
ma è con noi che poi bisogna fare i conti,
storie nella storia,
vecchie storie, nuove nella stessa storia.
Cose già pensate,
cose morte e poi rinate in altre cose.

e tu amore, amore grande, amore forte,
disperatamente amore,
che cosa credi di cambiare con quegli occhi verdi
e grandi come il mare?

E vanno così... così vanno le cose.
E vanno così... così vanno le cose.
E vanno così... così vanno le cose.

E arriverà il giorno in cui potrai
restare un po' da solo nel mio cuore,
io lascerò che mi rapisca
e mi contagi il tuo fortissimo chiarore.
Che ne sarà di quell'amore che hai lasciato per le
strade e in ogni dove,
quando per stringermi hai dovuto sempre dire:
ripariamoci che piove!

Io farò
(tu farai)
le stesse cose,
cambierò
(tu farai)
tre volte al mese,
rifarò
(tu farai)
gli stessi errori... quelli che ho lasciato fuori.

Dimmi cosa cambia quando si ama e non si è amati,
o si è amati e non si ama cosa cambia.
Dimmi cosa resta di un amore che finisce,
o in un finale senza amore cosa resta.

storie nella storia, vecchie storie, nuove nella stessa storia.
Cose già pensate, cose morte e poi rinate in altre cose.

E vanno così... così vanno le cose.
E vanno così... così vanno le cose.

Dimmi cosa cambia quando si ama e non si è amati,
o si è amati e non si ama cosa cambia.
Dimmi cosa resta di un amore che finisce,
o in un finale senza amore cosa resta.
Dimmi cosa cambia tra il passato ed il presente
dentro o fuori la coscienza della gente,
cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti,
ma è con noi che poi bisogna fare i conti...

Dimmi cosa cambia tra il passato ed il presente
dentro o fuori la coscienza della gente,
cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti,
ma è con noi che poi bisogna fare i conti...

Dimmi cosa cambia tra il passato ed il presente
dentro o fuori la coscienza della gente,
cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti,
ma è con noi che poi bisogna fare i conti...

IL SOGNO PRIMA DELLA PARTENZA


Io non vedo i tuoi occhi, eppure sembra
che tu sia un poco triste, in questi giorni
in cui la primavera va a finire.
Sono anch'io un pò turbato, questo è vero,
dal pensare ad alcuni compleanni
di persone e di eventi, ora vicini.
Il 21 Giugno inizierà l'estate,
ripenserò a quel giorno che sai tu,
e non credo sarà un giorno felice
per me, almeno, a te auguro di si.
Mi approssimo a partire, non sapendo
quanto spesso potrò tornare a casa,
troverò come organizzarmi, spero.
Ma ti confesso che, nel ripensarci,
un pò mi manca l'aria, perchè sembra
che stia chiudendo di più quella porta
che era rimasta aperta su un futuro
possibile, ancorchè molto lontano.
Eppure so che io non sparirò,
nè tu credo, qualcosa resterà,
anche se trasformata a mantenere
un fil sottile tra i due nostri cuori.
Forse mi tornerai ancora in sogno,
a me che raramente li ricordo
già è capitato trovarti così.
E' stato dolce, seppure incompleto:
neanche lì ti ho riavuto come prima,
ma almeno il bacio l'ho riassaportato,
e com'è stato dolce, che ricordo!
Lo so anche io che così non si può
continuare, vivendo nel passato,
con un futuro di vite divise.
Ma per favore, lascia ancora un pò
che mi ci perda, visto che domani
incerte nuove sfide mi vedranno
sul palcoscenico, attore inesperto,
a recitare un ruolo in cui dovrò
non poco improvvisare e reinventarmi

lunedì 9 giugno 2008

LA LINEA


Così tu fai,
come ogni volta,
senza parlare,
(forse) capire.
Tracci la linea
per rimarcare
la divisione
tra i nostri cuori.
Così tu fai;
penna virtuale,
senza lo sguardo,
senza parole,
stacca la luce
da sopra noi.
E io son quì,
perduto amore,
stringo il mio petto
sempre più forte
nel tentativo,
sempre più vano,
di attutire
questo dolore,
così straziante
che spreme il cuore.
Ma a te nel buio
ora mi volto,
sei quì al mio fianco
in questo sogno,
solo per me;
ti abbraccio ancora
e mi concedi
l'ultimo bacio,
come mi volto
non ci sei più.

venerdì 6 giugno 2008

SCUSAMI


Scusami davvero....
Sai quanto mi dispiace.

giovedì 5 giugno 2008

TELEGRAMMA


Mi hanno chiamato da casa.
E' arrivato il telegramma da Oristano.
Vediamo come va.
Fatemi un in bocca al lupo.

BRANI OSPITATI: CLIFF RICHARD. SOME PEOPLE (1987)


Some people they tease one another

Take pride in themselves
keeping the other one down
-
Well
I'm not like that at all!
Some people they hurt one another

They love to see hurt in
the other one's eyes
-
Well
I'm not like that at all.

Some people are born for each other

They love to walk holding
the other one's hand
-
They always understand!
Some people cry
some people know why.

Some people they use one
another so aimlessly

Not like lovers do
- well
I'm not like that at all!
Some people they long for each other

They love to talk holding
the other one's hand -
They always understand!
Some people cry
some people know why.

With a word unspoken
with a voice unheard

When a word is broken by a tender word.
When a heart is moved
when a heart is thrown

The silence tells you you're not alone.

Some people are born for each other

They love to walk
holding the other one.
Some people they long for each other

They love to talk
holding the other one.
Some people are born for each other

They love to walk
holding the other one.
Holding the other one
holding each other!

mercoledì 4 giugno 2008

BRANI OSPITATI: CSI. ACCADE


Caso gioco forza sorpreso di
piacere inorridito
Molte più cose ben più strabilianti dimorano quaggiù
Sfarzosi paramenti d'antiche cerimonie smesse
Molte più cose ben più sorprendenti
vengono in visita imprevedibili
Percorsi incomprensibili tracciano alfine
la nostra vita irriducibili
Irriducibili irriducibili
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Per quello che ho visto
Per quello che ho sentito
Per sconcertante necessità
Obbligo di caduta verso mondi leggeri
Di sottili pensieri d'occhio e cuore
Da corteccia cerebrale a potenza nucleare
Per quello che ho visto
Per quello che ho sentito
Per sconcertante necessità
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade...

NON SI PUO' COMANDARE


Non si può comandare al proprio cuore.
Io l'ho sperimentato su di me,
disperdendo energie nel tentativo,
vano, di cancellare il mio dolore.
So che non mi può rendere felice
se non mi ama più, come mi ha detto,
se non siamo più niente, ovvero se
quel niente sono io, io che di certo
non posso dir lo stesso ancora oggi.
Giacciono i corpi nudi accanto a me,
riposando finiscono la notte
dopo la dura lotta che si è svolta
tra le lenzuola, o su di quel sedile
che ben altri piaceri aveva dato.
Neanche mi volto, dovrei forse io
confessare che cerco un altro viso
nel loro viso? Come mai potrei?
Che effimero piacere, sembra quasi
come quelle nuotate, che amo tanto,
il cui effetto benevolo finisce
appena esco dall'acqua infreddolito.
Per questo, dolce amico, non riesco
a fare come dici, invece resto
a torturar la mente, con pensieri
a metà strada tra un dolce passato
e un futuro sognato, così poco
reale che mi sto solo ingannando.
Eppure ne ho bisogno ancora adesso,
come chi va al patibolo, sperando
di venire graziato, anche quando
già la corda gli è stretta attorno al collo.
So che la botola poi si aprirà
precipitandomi dentro quel vuoto
dell'anima, ma lasciami sperare.
Visto che il cuore mio non si comanda,
non posso fare come tu mi dici,
dolce amico che tanto mi consoli.
Tu restami vicino, non lasciarmi
a sopportar da solo il mio destino,
guardami ancora con quegli occhi grandi,
proteggimi dal tempo che verrà.

(l'ho modificata... alcuni passaggi erano fuori luogo, anche se "esteticamente" abbastanza riusciti...)

martedì 3 giugno 2008

HOPES & FEARS


Mi è stata ventilata la possibilità di prendere servizio presso l'Ospedale di Oristano per un breve tempo, i minimi di legge, e poi fare domanda di mobilità con conseguente assunzione a tempo indeterminato presso la sede ove ora lavoro.
E' ancora solo una possibilità ma mi infonde un pò di ottimismo in un periodo in cui, nonostante le cure del tempo, ben poco gira.
Non riesco neppure a godere dell'appagamento dell'IO conseguente al fatto che, inopinatamente, in questo periodo sembro riscuotere grande successo e ho un sacco di bella gente attorno a me....
Chissà che almeno il lavoro mi dia quel minimo di serenità, mi consenta di comprarmi la mia casetta e ricominciare a progettare un futuro assieme a chi se lo meriterà.
Ringrazio il caro amico K. per il fondamentale sostegno morale.

PAURE E SPERANZE
Come mi suona incerto il mio destino,
in cui non son restati punti fermi,
tutto è sfumato e nulla rassicura.
nuove speranze apparse all'orizzonte
sembrano dare luce ai giorni che
cerco di indovinare nel futuro.
La voglia di cambiare non c'è proprio,
la forza fisica mi ha abbandonato,
restano i nervi, primitivo traino
di una vita svuotata del suo scopo.
Mi dicono che è ora di buttarmi
nella nuova avventura, prospettata
da coincidenze di sorte beffarda.
Ho paura di perdere quel poco
che mi rimane, e non so che cosa
farei se veramente succedesse.
Allora si, che mangerei le dita
delle mie mani, tra lacrime e sangue..
però sono rimasto troppe volte
al bivio, senza prendere una strada,
pagando il debito con gli interessi
e non avendo nulla nelle mani.
Non lo farò di certo questa volta.
Combatterò una guerra non violenta
fino alla fine, senza darmi vinto
fino all'ultima goccia del mio sangue.