sabato 31 maggio 2008

ABOUT US


Non mi hai preso
Ti volevo
Ci siamo presi
Non mi hai perso
Non mi volevi
Hai rinunciato a me
Non mi hai perso
Mi hai lasciato
Ahimè...

venerdì 30 maggio 2008

OCCHI


Non ricerco l'effimera bellezza
che pure bacia i tuoi dolci anni.
Non è per quella che mi sono perso
di te, la prima volta che ti vidi.
Ma era lo sguardo tuo dentro quegli occhi,
un fuoco vivo che mi ha arso il cuore,
sotto la grigia cenere di me
ancora brucia, nè io so per quanto
continuerà, un giorno, un anno o forse
fino alla fine di questi miei giorni.
Io non avrei paura di quel giorno
in cui quegli occhi fossero cerchiati
dalle temute rughe d'espressione,
sarebbero soltanto una corona
che luccica e scintilla ogni momento.
Vorrei averti accanto fino a quando
i miei occhi per sempre chiuderanno
lo sguardo a questa vita, un dì lontano,
e che l'ultima cosa da vedere
fossero ancora gli occhi tuoi amati
che tristi e dolci ancora fosser miei,
nell'ultimo momento di una vita
che ha avuto dal mio cielo in premio te.

THANK YOU MY FRIEND



Thank you my friend
I know you want to help me...but...
Anybody can?

...anyway
I also know
You won't leave me alone.

giovedì 29 maggio 2008

IN BOCCA AL LUPO

PIANTO


Cade impietosa oggi questa pioggia,
che continua la coda dell'inverno.
Frusta i volti tirati della gente
che cammina, di fretta, in mezzo all'acqua.
Perchè non sei venuta primavera?
Perchè non hai lottato, neanche un poco,
per farmi compagnia? Lo sai che io
tanto avevo bisogno, così solo
com'ero dopo aver perduto tutto?
Invece mi hai lasciato abbandonato
a me stesso, uguale pure tu
a tanti cari su cui già contavo,
sostegno immaginato e non avuto,
ora che sto annegando nel mio pianto.
Mi tengo ancora forte a quella riva
della mia vita, lotto disperato
in cerca di salvezza, tuttavia
mi dibatto e mi stanco, non riesco
a trarmi fuori dalle nere onde.
C'è una luce lontana, poco chiara,
che fisso per non perder le speranze.
Punto il mio cuore in quella direzione,
spendo le ultime forze verso lei.

mercoledì 28 maggio 2008

RIASCOLTANDO...


Sin da ragazzo sono un estimatore della musica di Eric Woolfson e Alan Parsons, in altre parole degli Alan Parsons Project.
Non tedierò i miei pochi lettori raccontando di chi siano e cosa hanno fatto, ma la loro musica, tanto vituperata dalla critica, benchè baciata da un certo successo commerciale sparso nell'arco di 10 anni, era per me graziosa, dolce, rassicurante.
Anche nel loro disco secondo me meno bello, "Eve" (1979), ci sono diverse canzoni che mi piacciono, ma più di tutte l'ultima, "If I could change your mind", cantata nel disco da Leslie Duncan, di cui riporto il testo, sperando di non incorrere in problemi di diritti.
A questo proposito perciò faccio un pò di pubblicità e vi consiglio di comprarvi qualche loro CD, che adesso si trova anche a buon prezzo.
Va da sé che in questo periodo riesco a cucirmela addosso sin troppo bene.... a voi il testo.

IF I COULD CHANGE YOUR MIND
(Woolfson - Parsons)

I prefer to spend my time in solitary ways
Keeping myself to myself
Can't pretend that it's been easy since you went away
Living with somebody else

If you should change your mind
If you would turn around and look behind
If you could see me the way I used to be
At the risk of bringing back the sorrow and despair
I would do it all again
Holding on to memories and pretending not to care
Knowing that the show were soon to end
If only I could change your mind
If only you would change
If I had the chance I'd do it all again
I would do it all again

I remember windy shores on melancholy days
Drifting along with the tide
And the joy of simple things and ordinary ways
Taking it all in my stride

If you should change your mind
If I could let you see what lies behind
If you could need me the way it used to be

Even for a moment of the happy times we shared
Living in my dreams since then
At the risk of losing only castles in the air
Come with me and we can try again
Oh, if I could change your mind

Can't pretend it's not been lonely since you went away
Oh, if only I could change your mind

lunedì 26 maggio 2008

PASSATO, PRESENTE E FUTURO


Se vuoi cercarmi, non voltarti indietro.
Quello che troverai non sono io,
ma un'immagine, rivestita solo
dei ricordi cattivi che ho lasciato
dentro di te, perdendoti alla fine.
Non credo che ti serva a qualche cosa,
c'è stato tanto bene, lo sappiamo
ma il poco male se n'è impadronito
mescolandolo a sé, in un tutt'uno.
Ora non sono più quello di allora,
ché tanta sofferenza mi ha cambiato.
Il cuore mio è più aperto, più sincero,
purtroppo non perfetto, lo confesso.
Ti darò tanto, se ne avrò occasione.
In che forma lo deciderai tu.
Pendo dalle tue labbra, come sempre.
So che soffrirò ancora, ma lo accetto.
Aspetto che il futuro mi consoli,
o mi ributti ancora dentro il fuoco
dell'inferno, ove brucerò per sempre.

domenica 25 maggio 2008

VOGLIO AMORE



Aspetto ancora che l'amore torni
per ridare respiro alla mia vita.
Ho avuto tanto, in affetti e in cose,
vivo del mio lavoro, degnamente.
Eppure sono vuoto dentro il cuore,
mi manca proprio il bene più prezioso,
quell'amore che, solo, può donare
vero senso ai miei giorni, vera gioia.
E non mi basta dedicarmi agli altri,
lo faccio quanto posso e non risparmio
il mio impegno, e quel briciolo di affetto
che, ancora, riesco a dare a ogni persona.
Ma chiedo forse troppo, se io voglio
chi voglia solamente avere me,
si specchi nel mio sguardo e nel sorriso
un pò triste che mi incornicia il volto?
Torna nella mia vita, dea d'amore.
Portami la persona che mi sappia
rendere ancora uomo nelle notti,
bambino quando aspetto di vederla,
poeta quando immagino di lei.

(...volo Alghero Roma 22.5.2008)

lunedì 19 maggio 2008

MYANMAR


.... è ancora allo stadio larvale, la rivedrò, l'ispirazione c'è ma la testa è così stanca.....

Passati, senza volto e senza nome,

per questa vita, vanno via d’un tratto

portati via dal fiume doloroso.

Nulla so io di loro, però credo

che anche prima del giorno maledetto

così poco gli fosse stato dato,

a malapena il riso per sfamare

i magri figli, nel nido di paglia.

Sotto un demonio con nera divisa,

indifferente al pianto dei fratelli

suoi, quasi compiaciuto nel vedere

la vita scomparire, come fiamma

spenta dal vento. Una natura cieca

è complice dei laidi generali,

a pancia piena e con il colpo in canna

guardano freddi. Certo io mi chiedo

cosa provi il Signore nel vedere

le sue creature, che tornano a lui

senza saper perché, senza una colpa.

Non penso che non soffra, invece spero

che li accolga in un morbido giaciglio,

e con dolce sorriso li ristori

mercoledì 14 maggio 2008

SCELTE


Ho partecipato nei giorni scorsi a un concorso per due posti, a tempo indeterminato. Sono arrivato primo, a mani basse, pur essendomi presentato senza studiare assolutamente nulla, preso com'ero dai miei problemi personali.
Non ho intenzione di andare a lavorare ad Oristano, perché sarei costretto a trasferirmi, per coprire le guardie e le reperibilità piuttosto frequenti, e dovrei staccarmi dalle poche persone e cose care che ho ancora. Credo infatti si debba lavorare per vivere, non vivere per lavorare.
Di fronte a una scelta non sappiamo mai se sia quella giusta, ma non voglio più rimanere nel guado.
Perciò continuerò col mio attuale lavoro, che mi garantisce quel minimo di qualità di vita che ancora mi porta avanti.
Mi rimane la soddisfazione di aver dimostrato a me stesso che anche in situazioni critiche riesco ancora a gestirmi, per lo meno sul lavoro. Inoltre ho dimostrato a qualcun altro che non sono così cogl..ne come pensava....
Ringrazio chi mi è rimasto vicino.

lunedì 12 maggio 2008

NON SPEGNERTI


Non spegnerti, mia stella, senza te
come sarebbe vuoto il cielo, e buio.
Continua ad indicarci la via giusta
in questa nostra vita, perché andiamo
come bendati dentro un labirinto,
tastando mille muri tutti uguali,
inciampando e girando sempre intorno.
Tu invece, cara stella, con la tua
luce ci rassicuri e ci conforti.
Ovunque ci voltiamo tu ci sei,
non ci lasci mai soli, neanche quando
da te sembriamo togliere lo sguardo,
cercando di altre luci più vicine,
che ci lasciano poi naufraghi e persi.
Neanche allora ci neghi la tua luce,
sebbene noi non meritiamo più
di vederla, ma solo di restare
in balia di ogni onda e di ogni vento.
Poco ci chiedi stella, eppure noi
neanche quel poco ti riusciamo a dare,
di mantener lo sguardo su di te,
di dirti quanto è bella quella luce,
e quanto vale per la nostra vita.
Ma forse dopo tante delusioni
date a te, dopo tutti quelli sbagli
che ci hanno persi per terre lontane,
riusciremo a seguire la tua via
e, pur lontani, rimanere accanto
alla tua luce, ridandone un poco
come un piccolo specchio contro il sole.


... è proprio ingenua, ma mi è venuta fuori così e non ho voglia di cambiarla :-)

giovedì 8 maggio 2008

BREVE INCONTRO


Non volevo incontrarti, ti ho incontrato.
Non volevo guardarti, ti ho guardato.
Come potevo non notarti io
che tanto penso a chi ti sta vicino,
allietando i tuoi giorni di sorrisi?
Mi son fermato un attimo, interdetto.
Ho persino scherzato, giusto un pò
con l'amico, celando il mio disagio,
chiedendogli di te cosa pensasse.
E tu, guardando in basso, sei andato
via, senza poi scomporti più di tanto.
Solo non ho capito come mai
nei tuoi occhi abbia avuto l'impressione
di vedere tristezza e un pò di noia.
Non capisci di esser fortunato
ad avere chi hai? Me lo domando.
Dovrebbe bastar questo, se tu fossi
più lucido di quanto sono stato
al tuo posto, sprecando malamente
l'occasione che non potrà tornare.
Nulla ho contro di te, certo ti invidio.
Non ti vorrei però fare alcun male.
Ma tu me ne fai solo se ti vedo.
Prego di non trovarti troppo spesso
per la mia strada, so che soffrirei.
Continua nel tuo viaggio, ed io nel mio.
Cavalca il bel cavallo, via da me....

[6.6.2008
E' stata proprio una cattiva giornata, iniziata male e finita peggio.
Spero di non averne molte altre simili.]

martedì 6 maggio 2008

MORTE A VENEZIA


Non è un buon periodo questo.
Non tutto va male, ma molti conti non tornano e mi sento davvero stanco, insoddisfatto, triste e solo. Qualcuno sta provando ad aiutarmi e lo ringrazio, ma alcuni recenti eventi hanno nuovamente fatto peggiorare la mia condizione. Anche oggi la mattinata, oltre che stancante, non è filata per il verso giusto. Dal 22 al 24 di questo mese sarò a Venezia per una occasione di lavoro. In realtà il lavoro sarà ben poco, e perciò, nonostante la brevità del soggiorno, avrò molto tempo libero per il diporto. E' stato anche in vista di questa prospettiva che avevo accettato con un certo entusiasmo, quando l'occasione si era presentata.
Speravo a dire il vero che gli eventi sarebbero evoluti favorevolmente e avrei potuto invitare una persona a farmi compagnia.
In realtà man mano che il tempo passava questa possibilità si è resa sempre più evanescente, finché un paio di giorni fa la dura realtà si è chiarita in maniera inequivocabile.
E' così che mi trovo ad affrontare questo viaggio, da solo, allontanandomi dalle poche persone che mi sono rimaste vicine in questo periodo di travaglio...
Tutto assume connotazioni abbastanza inquietanti, pensieri strani si affollano nella mente ormai stanca e sfiduciata. Sono pensieri che non avevo mai avuto, che non pensavo mi appartenessero.... pensieri negativi sul presente e sul futuro, sul significato e lo scopo della vita, sulla vacuità e incapacità di soddisfarmi dei miei attuali progetti di vita, su ciò che realmente desidero e che non posso avere....
E mi ritrovo nella condizione non consueta di aver paura, molta paura, e di potermi trovare ad avere questa paura, senza avere nessuno che mi aiuti, proprio nel momento in cui ne avrò più bisogno....



MORTE A VENEZIA
Mi vedo solo in questa città vecchia
a girar senza meta e senza idea,
perso nei miei pensieri, come perso
sono per queste vie che non conosco.
Non c'è romanticismo che mi prenda
cerco di rifuggire quei pensieri
un tempo dolci, ora soltanto tristi
e disperati, perché non avrò
chi più desideravo, e non mi resta
che languire, soffrire ed invidiare.
Hanno uno strano fascino i canali
che vedo attorno a me, questo mi inquieta:
sento come il richiamo di quell'acqua,
quasi possa lavare via le lacrime
che annegano il mio cuore già da tempo.
Riuscirò a star lontano da un abisso
meno profondo del vuoto interiore
e forse meno duro da affrontare?
O mi concederò alla sua pace
trattenendo il respiro quanto posso,
soffrendo giusto un poco, poi più nulla?

lunedì 5 maggio 2008

FRAMMENTI D'ANONIMO


Caro Anonimo
Mi permetto di recuperare i frammenti poetici che mi hai fatto l'onore di inviarmi.
Faccio delle piccole modifiche e invento un titolo di mia interpretazione, e ti prego di continuare a scrivere. Rispondo in questo modo anche ai suggerimenti dell'altro caro commentatore Anonimo, che per me non è così anonimo, che prego di continuare a leggermi se penserà che lo merito, e invito a mandarmi le sue composizioni, di poesia o prosa che siano. Lui sa che non ho più il cuore, nè forse il permesso, di leggere il suo blog, ma che quì tutte le sue opinioni e pensieri saranno ricevuti con gratitudine e non solo.....

MI PERDO

Quando ti guardo
mi perdo nei tuoi occhi.
Quando mi guardi
mi perdo nei miei pensieri....

LA RISPOSTA

Perché te?
Perché sei quello
che ho sempre aspettato,
tu che illumini la mia vita
come nessuno ha mai fatto.
E perché continuare a scrivere parole,
quando tutto può essere riassunto in un
"TI AMO"?.....

Grazie.

MUSA DANZANTE


Musa danzante, stella nella notte
del cuore solo, mi hai degnato ancora
del tuo sguardo di cui così mi onoro.
Solo tu sei la linfa che mi nutre
e mi da le parole che qui fermo.
Attendo e sogno ancora il tuo ritorno.
E ti vedo danzare attorno a me
e ridarmi il sorriso che ho perduto,
e scacciare la vecchiaia che ora avanza.
Per questo non ti nego il mio stupore,
Musa, per la domanda che mi hai posto,
c'era già la risposta nei miei versi.
Come hai potuto, Musa mia, pensare
che ti potessi avere già ripagato
con la stessa moneta, così dura
che io conosco bene, me infelice....
Non hai tu forse letto, con il cuore,
ciò che pur dici aver così apprezzato?
Avrei certo potuto... ma che senso
avrebbe avuto andare alla ricerca
del miele, se non ho acqua né pane?

(...forse non avrei dovuto scriverla, ma preferisco mantenere il mio cuore come un libro aperto, forse difficile da interpretare perché un pò astruso, ma aperto. Ciao....)

domenica 4 maggio 2008

IL SEGNO


Che vuol dire, Signore, questo segno
che mi hai mandato, nella stanca sera,
e mi ha confuso e reso ancora incerto?
Tra dolcezza e durezza sono stato
preso, dapprima l'una e dopo l'altra
e sbilanciato, come nel cadere
dopo l'inganno di un passo fallace.
Devo forse sperare in qualche bene
che possa ancor toccarmi, prima che
il buio scenda sui miei tristi occhi
e ponga fine ultima al dolore?
O invece devo solo andare avanti
e capire che il destino si compie
secondo ciò che vuole, nonostante
l'amore che ho da dare, non voluto?
Non capisco, Signore, ma com'è
che io posso permettermi di chiedere
luce a te, se non merito che poco?
Continuerò, in attesa di capire
la rotta del mio viaggio ed il suo scopo,
se sarò solo, o in cara compagnia.

venerdì 2 maggio 2008

LA STANZA DELLO STUDENTE



Oppresso, in questa stanza me ne sto,
insoddisfatto della mia giornata, inutile
come tante altre, prima.
Anche oggi non c'è amore nè speranza
di ritrovarlo e respirare un poco,
che la vita ritrovi il proprio senso.
Come un leone in gabbia resto chiuso.
Dentro me c'è un deserto senza fine,
che mangia un pò di anima ogni giorno.
Mi chiedo a cosa serva allora fingere
di andare avanti, ed essere sereno
se nulla c'è di ciò che do a vedere.
Ma continuo, scegliendo di portare
con dignità il dolore come un uomo
vero, che non si umilia col destino,
ma resta dritto, e un tiepido sorriso
vedrete sul mio volto, ed uno sguardo
che sopporta, ben fisso, i vostri occhi.