domenica 28 dicembre 2008

ATTORNO A ME


Attorno a me c'è gente che fa festa
e cerca di lasciarsi oggi alle spalle
i pensieri di un anno poco fausto.
Gente che, dopo avere tentennato,
si lascia andare e cerca quei regali
che si era ripromessa di non fare.
Così tutte le strade son riempite
di clackson impazienti e di passanti
che calcano le fredde vie del centro.
Che importa, si può fare un sacrificio
stringere un pò la cinghia per donare
un sorriso agli amici ed agli amati.
Ancora qualche giorno per tornare
ai problemi che i giorni hanno angustiato
e nelle notti spesso il sonno han tolto.
C'è tempo per pensare a questa terra
bella e matrigna di Sardegna amata
che spesso neanche il pane da ai suoi figli.
Ed è così che a partire ti appresti
amico caro, per poter cercare
quel futuro che quà non avrai mai.
Io, figlio della stessa terra aspra,
per scherzo della sorte ora mi trovo
non sapendo il perchè, privilegiato;
Infatti ecco che adesso sto scrivendo
di problemi che non ho sulla pelle,
sofferenze che vedo, ma non tocco.
Eppure non ho voglia di far festa,
preferisco scrutare dentro me,
capire ciò che manca a questo cuore.
E quando torno a casa a tarda sera
e la malinconia mi prende, sento
quasi l'abbraccio suo come un conforto.
Ma tu accetta il mio dono amico caro,
pensa un pò a me quando sarai lontano
per trovare fortuna e un pò di pace.
Tu invece, amore, fammi una carezza,
asciuga la mia lacrima col bacio,
tra le tue braccia tienimi al sicuro.

sabato 27 dicembre 2008

BRANI OSPITATI (E CONSIGLI PER GLI ACQUISTI): IVANO FOSSATI. D'AMORE NON PARLIAMO PIU' (da "Musica Moderna", ottimo regalo natalizio...)


Rivedo le tue labbra

Di ragazza

Bere sogni e birra insieme

I tuoi libri ordinati

E io fissare il cielo

Fra le tue ginocchia

Ero un campione di baci

E di bugie

 

Poi ho scritto canzoni

Faccio il suonatore contadino

Ma più sicuro e garbato

Seguo il transito della luna Come viene

Con la bellezza non discuto

La bellezza se ne va

 

Che fai lì da sola

Con questo tempo

L’aria è già più scura

 

Splendono tutte le città

In oriente

Ti vengo a prendere

E d’amore

Non parliamo più

 

Splendono tutte le città

In oriente

Ti faccio ridere

E d’amore

Non parliamo più

mercoledì 3 dicembre 2008

FRAMMENTI


Frammenti disgregati di momenti,
impressi, con imperitura traccia,
nei tetri labirinti della mente,
riaffiorano improvvisi alla coscienza.
Ed ecco che mi sembra come allora,
io, cuore vergine, al suo primo amore,
trascinato da un entusiasmo nuovo
sentimento che a tutto dava senso.
Di quel tempo felice ormai trascorso,
che fosse reale o solo un'impressione,
in fondo cosa importa, se ha lasciato
siffatta impronta dentro la mia vita?
Io, cuore titubante in ogni passo,
io, mente che rimugina gli errori
per cui tanto infelice son rimasto
allora, e in fondo un poco ancora resto, 
dentro me serbo la tenue speranza
di darti infine l'amore che vuoi,
se tu vuoi ancora stare a me vicino
e prendermi con te per come sono.

sabato 29 novembre 2008

BRANI OSPITATI (E CONSIGLI PER GLI ACQUISTI): VINICIO CAPOSSELA. IL PARADISO DEI CALZINI


Dove vanno a finire i calzini

quando perdono i loro vicini

dove vanno a finire beati

i perduti con quelli spaiati

quelli a righe mischiati con quelli a pois

dove vanno nessuno lo sa

Dove va chi rimane smarrito

in un’alba d’albergo scordato

chi è restato impigliato in un letto

chi ha trovato richiuso il cassetto

chi si butta alla cieca nel mucchio

della biancheria

dove va chi ha smarrito la via

Nel paradiso dei calzini

si ritrovano tutti vicini

nel paradiso dei calzini..

Chi non ha mai trovato il compagno

fabbricato soltanto nel sogno

chi si è lasciato cadere sul fondo

chi non ha mai trovato il ritorno

chi ha inseguito testardo un rattoppo

chi si è fatto trovare sul fatto

chi ha abusato di napisan o di cloritina

chi si è sfatto con la candeggina

Nel paradiso dei calzini..

nel paradiso dei calzini

non c’è pena se non sei con me

Dov’è andato a finire il tuo amore

quando si è perso lontano dal mio

dov’è andato a finire nessuno lo sa

ma di certo si trovera’ la’..

Nel paradiso dei calzini

si ritrovano uniti e vicini

nel paradiso dei calzini

non c’è pena se non sei con me

non c’è pena se non sei con me

mercoledì 5 novembre 2008

PIOGGIA DI NOVEMBRE


Guardo sgomento scendere la pioggia
attorno e sopra me, quasi funesta
compagna del mio viaggio di ritorno.
Il buio avvolge e unifica un paesaggio,
squarciato solamente dalle luci
dei fari, che si incrociano via via.
Come sono insicuro, mentre solo
guido, passando lento sulle pozze
nate sopra l'asfalto mal curato.
Quasi mi sembra che ogni pochi metri
deviare possa uscendo dalla strada,
terminando la rotta dentro un fosso.
Né mi aiuta l'ossessivo pensiero
di quelle antiche lacrime, foriere
sempre di pioggia, se non di tempesta;
e so che adesso c'è qualcuno triste,
che pensa a chi sa cosa, chi sa dove
e il tempo fa rivolger col suo pianto.
Poi immagino che questo viaggio odierno
sia in piccolo quel viaggio della vita,
incerto dal principio alla sua fine.
E spero che la pioggia lavi il mondo
da un pò del male che io ho seminato,
e sia quel pianto che ora non so avere.

martedì 21 ottobre 2008

IL DESIDERIO DEL MATTINO


Quello che più volevo era, lo sai
un pò di tenerezza e un fresco bacio
che accogliesse il risveglio nel mattino,
noi essendo vicini o, se lontani,
che il telefono amico mi portasse
timbro di voce calda, che all'orecchio
sussurrasse l'augurio del buon giorno,
rendendolo così subito buono.
Credi, io non speravo in nulla più
di una vita qualunque in cui potessi
attendere la fine del lavoro,
pensando già che da te ritornavo.
E ogni altra cosa avrebbe avuto senso
di esser di poco conto, che anche fosse
fonte di dispiacere o frustrazione
neanche il sorriso mi avrebbe scalfito.
Invece tutto ciò è rimasto sogno
che io per lungo tempo ho accarezzato
cibandomi di esso, quasi fosse
più vero di una vita non amata
che consumava i giorni e mi faceva
uomo affannato in corsa, senza meta;
quel sogno mi ha nutrito e mi ha sospinto
ogni giorno al traguardo del domani.
E ora che mi rimane? Un orizzonte
tra cielo e terra scelgo come meta
perchè ricostruisca ciò che ho perso
ed il mio cuore un sogno nuovo avveri.

martedì 7 ottobre 2008

TEMPO


Non è tempo per essere felice.
Me lo dice il mattino, al mio risveglio,
quando appare evidente che la notte
non ha tolto da me la mia tristezza.
Avrei voglia di ridere e scherzare,
e un abbozzo ogni tanto mi riesce,
ma poi ritornano i pensieri cupi,
paure di solitudine e dolore.
Mi affaccio a un bel paesaggio, ricercando
delizia per lo sguardo e un pò di quiete
mirando la natura e l'altra gente,
e ascoltando i rumori della vita.
Ma un cielo azzurro mi pare noioso,
se è nuvolo mi ventila minacce,
il bosco ha in sé qualcosa di inquietante,
e gli uomini mi ignorano, o li ignoro.
Mi consola soltanto la mia stella,
nel poco tempo che ho per ammirarla,
allora c'è un frammento di gaiezza
nel mio cuore invecchiato da sé stesso.
Poi, quando non c'è più, ritorna il buio,
tengo lo sguardo basso e tiro avanti,
faccio finta di nulla e, tra me, dico
non ho tempo per essere felice....

martedì 23 settembre 2008

ANALISI


Cosa tu sia per me non lo capisci.
Vivo una vita che è ogni giorno in corsa,
rinuncio ad ogni cosa, solamente
per ricavare in più qualche minuto
da spendere con te, piccola stella.
Mi accogli col sorriso, questo è dolce,
come pure l'amata compagnia,
che mi toglie già un pò della fatica
del giorno che ormai volge alla sua fine,
quando la luce cede spazio al buio.
Eppure cerco e non so più trovare
quella felicità che un tempo noi
avevamo vissuto, assieme, belli
d'amore e di fiducia nel domani,
né so se ci sia ancora o sia perduta.
Cos'è che ci fa come minacciati?
Cos'è che ti tortura e che non dici?
Quali paure indicibili mi celi?
Non sono il tuo nemico, ma lo temi,
Non impedire che torniamo vivi.
Ora tutto è sospeso, come in mezzo
ai ghiacci imperituri là nei poli,
non è questo che voglio, che vogliamo,
non voglio accontentarmene, non posso...
Ho bisogno di vivere, di amare!
 

domenica 7 settembre 2008

BRANI OSPITATI: SAMUELE BERSANI. IL PESCATORE DI ASTERISCHI




C'è un quaderno che nascondo

ma non ho

mai scritto cosa sei

per me

perché è facile

tu mi leggi dentro

io no

se gli errori li cancello

resta la

peggior calligrafia

che ho

avuto in vita mia

nuda lì sul foglio

io sono un pescatore di asterischi

sotto un'onda a forma di parentesi rotonda che mi porta via

non si può partecipare

subito a un concorso di poesia

che idea

intitolarla 'apnea'

vale un primo posto

in questo gioco di pensieri sporchi sopra a un letto

prima di abbracciarti mi connetto e penso insieme a te

i tuoi capelli neri a punta di inchiostro

si aggrovigliano ai miei

io polipo tu seppia non vuoi farti mangiare

però nella vita c'è sempre un però

un cielo che si appoggia sul mare

e tu impari chi sei

come un giocoliere spendi tutto il tempo a cercare

il senso gravitazionale che non c'è

e c'è un grillo che nascondo

ogni tanto esce e dice che

chissà

chissà se anche lei

è pura fino in fondo

in questo gioco di pensieri sporchi sopra a un letto

prima di abbracciarti mi connetto più vicino a te

e tu sei bella come quella Madonna che un giorno qualcuno pescò

anche il polipo e la seppia non si fanno più male

eh no, son saliti a guardare

il cielo che si spegne nel mare

laggiù dove sono gli Dei

siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare

il senso gravitazionale che non c'è

il senso

siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare

il senso gravitazionale che non c'è

il senso

siamo giocolieri non sprechiamo il tempo a cercare

il senso gravitazionale che non c'è 

lunedì 1 settembre 2008


Things don't seem as dark
when you're already dressed in black....

(Donald Fagen: "The night belongs to Mona", da "Morph the cat")

sabato 30 agosto 2008

LUCE DI STELLE



Ho vissuto per te, mia dolce stella,
intatta meraviglia del creato,
accento acuto su tanti miei giorni.
Ho immaginato vite in cui potessi
essere tu felice, ed io con te,
indifferenti al tempo e al suo passare.
Ho rinunciato a me perchè potessi
essere il sogno tuo, senza riuscirci,
nel grigio dei miei giorni addolorati.
Certo non fui io stella e poca luce
trasmetterti potei, ma di riflesso
della tua, non avendone mia propria.
E così fu che anche tu rischiasti
di spengerti nel buio, amata stella,
tra i crampi della rabbia e dell'offesa,
per gli anni consumati, forse invano,
punendomi e togliendo la tua luce
in modo che io camminassi cieco,
inciampando e cadendo ad ogni passo,
strisciando sulla terra fino a quando,
senza sapere come io raggiunsi,
quando ero quasi morto un'altra luce,
in un paese nuovo e un emisfero
laddove la tua non si può vedere.
Ed è così che ora provo a rialzarmi,
sopravvivere a me ed al tuo ricordo,
che pur mi brucia ancora dentro il cuore.
Certo che io rimpiango la tua luce,
ma essa certo ora brilla, e bacerà
chi forse più di me ne sarà degno.

venerdì 29 agosto 2008

INQUIETO


Inattesi pensieri nella notte
turbano il sonno, spezzano il riposo
e gettano inquietudine su me.
Pensieri del passato, del presente,
di un futuro che ancora non ha forma;
e non riesco a scacciarli, anche se provo.
Che cosa io desidero davvero?
Quanti errori ho già fatto.... e quante volte
non mi sono specchiato nei miei gesti....
Ho sparso sofferenza in chi mi ama,
sono restato freddo e distaccato,
quando, forse, bastava una parola
per portare il sorriso dentro un cuore
inquieto più del mio, fragile, triste;
anche questo, sì, è stato tradimento.
Mi chiedo se c'è un prezzo da pagare,
punizione del cielo, che mi trovi
al varco e che mi dia quanto mi spetta.
Che almeno il mio dolore non coinvolga
chi mi sta accanto, ma sia solo mio
e che io trovi in esso redenzione.

mercoledì 27 agosto 2008

BRANI OSPITATI: KEANE. ATLANTIC


I hope all my days
Will be lit by your face
I hope all the years
Will hold tight our promises
I don't wanna be old and sleep alone
An empty house is not a home
I don't wanna be old and feel afraid
I don't wanna be old and sleep alone
An empty house is not a home
I don't wanna be old and feel afraid
And if I need anything at all
I need a place
That's hidden in the deep
Where lonely angels sing you to your sleep
Though all the world is broken
I need a place
Where I can make my bed
A lover's lap where I can lay my head
Cos now the room is spinning
The day's beginning

POSTUMI DEL COMPLEANNO (Tempus edax rerum)


Certo che sto invecchiando, lo si vede
dai ricami d'argento nella barba
e sui radi capelli, come pure
dai solchi che, impietoso, col suo aratro
il sole scava attorno agli occhi miei.
Dopo aver dedicato ogni momento
del mio tempo a un amore tormentato,
che mi ha svuotato l'anima e le forze,
provo a trovare quiete in uno stallo
di pensiero ed azione, già da un pò.
Forse un raggio di luce ora si vede
a squarciare le tenebra interiori;
chissà se sto invertendo direzione
del viaggio a fondo cieco cui sembravo
ineluttabilmente condannato.
Pago però il mio prezzo, concedendo
del mio tempo soltanto francobolli
a chi pure mi è stato sì vicino
allorquando ero solo e disperato,
quasi li avessi avuti in poco conto.
Ed essi non potranno che cercare
chi più merito rende al loro cuore,
ed ha le forze giuste per poterli
ripagare e riempire di attenzioni,
nel modo certamente meritato.
Avranno sempre un posto nel mio cuore,
e ora sto meditando come fare
a dare più di me a chi mi vuol bene,
concedere il sorriso e il giusto spazio,
essere più presente e più vicino.
Ci vorrà tempo, visto come sono
logorato di vita e di lavoro,
ma so che riuscirò, anzi lo giuro.
Prego soltanto che possa accadere
prima che io sia già, di nuovo, solo.

martedì 26 agosto 2008

BRANI OSPITATI: LA CRUS. INFINITE POSSIBILITA' (una delle mie canzoni preferite dei periodi recenti)

Lascio le finestre tutto il giorno spalancate
l’aria è fresca qualche cosa mi farà
sembra tutto facile la sera quando devo addormentarmi
la mattina poi chissà
soltanto il sogno ti da infinite possibilità
ancora un attimo e poi ci risvegliamo proprio dentro noi
lascia pulite le stanze
che ci voglio dormire ancora
vedo nel vetro le stelle cadere ogni ora
anche senza di te
lasciamoci senza parlare
non ti accorgi che è tutto perduto?
se chiudo gli occhi il tuo sangue si gela all’istante
vedo il ghiaccio che cola
dentro la tua bocca ancora
dentro la tua bocca ancora
seguo le mie inclinazioni e guardo troppo gli alberi d’inverno
sono stupido, lo so
sembra di restare un po’ più a galla
se affoghiamo i dispiaceri dentro un po’ di oscurità
è come avere magia e non saperla fare andare via
il mondo gira con me
sorrido senza chiedermi il perché
lascia pulite le stanze
che ci voglio dormire ancora
vedo nel vetro le stelle cadere ogni ora
anche senza di te
lasciamoci senza parlare
non ti accorgi che è tutto perduto?
se chiudo gli occhi il tuo sangue si gela all’istante
vedo il ghiaccio che cola
dentro la tua bocca ancora
dentro la tua bocca ancora
sai, per quanto bello sia
soffrire di un idea di te che non c’è più
è controproducente e come piangere per niente
eppure questa è la poesia
ha ragione la città
che fa rumore e dà la voglia di andar via
è come avere dentro una marea che sale contro
è come un onda nera che trasforma tutto in sera
lascia pulite le stanze
che ci voglio dormire ancora
vedo nel vetro le stelle cadere ogni ora
anche senza di te, di te
lasciamoci senza parlare
non ti accorgi che è tutto perduto?
se chiudo gli occhi il tuo sangue si gela all’istante
vedo il ghiaccio che cola
dentro la tua bocca ancora
dentro la tua bocca ancora

sabato 23 agosto 2008

BRANI OSPITATI: NON POTHO REPOSARE (dedicata ad Andrea Parodi)

Non potho reposare amore e coro
pensende a tie soe donzi momentu.
No istes in tristura prenda e oro
né in dispiachere o pessamentu.
T'assicuro ch'a tie solu bramo,
ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo.
Amore meu prenda de istimare
s'affettu meu a tie solu est dau;
s'are iuttu sas alas a bolare,
milli bortas a s'ora ippo bolau;
pro benner nessi pro ti saludare,
s'attera cosa non a t'abbissare.
Si m'esseret possibile d'anghelu
d'ispiritu invisibile piccabo
sas formas; che furabo dae chelu
su sole e sos isteddos e formabo
unu mundu bellissimu pro tene,
pro poder dispensare cada bene.

Parole di Salvatore Sini (prima meta' del '900)

venerdì 1 agosto 2008

NON HO DIMENTICATO


Non ho dimenticato ciò che è stato.
Tutto mi passa ancora avanti agli occhi,
è quasi come non fosse finito.
Quanto abbiamo sofferto, eppure ancora
non posso non fermarmi a ripensarci.
Avrebbe mai potuto andare bene?
A cosa serve sapere chi è
che ha le colpe più grandi, tra noi due?
Io le mie me le sento certo addosso,
mi pesano sul cuore, che rimane
stordito come un pugile al tappeto.
Sei una ferita in me che non guarisce,
un rivolo di sangue ancora vivo
mi svuota ed anemizza sempre più.
Che cosa fai? Stai meglio o stai soffrendo
pensando a ciò che avevi e non hai più?
Mi odi? Mi ami ancora? Oppure forse
non ci vuoi più pensare, tanto è il male
che ti ho lasciato in triste eredità?
Chissà se un giorno ci riincontreremo...
Come vorrei che tu vedessi allora
un uomo nuovo, buono, onesto, dolce...
Non più chi ti ha ingannato e ti ha perduto,
quel figlio del demonio che, già ora,
ancora vivo, va per il suo inferno.

domenica 6 luglio 2008

LA CRISI


Sono il nulla che prende forma, sono
un cuore in vuoto spinto, senza luce
del suo sole che gli ha volto le spalle.
Sono la pietra dura, sono sabbia
confusa in un deserto senza fine,
mescolata dal vento, senza tregua.
Sono la pioggia che ingrassa quel fiume
che strabordando coprirà la terra,
portando paura e morte tra la gente.
Sono il sangue che scende dalle vene
tagliate, di chi soffre il mal d'amore,
e dice addio a una vita che non vuole.
Ma sono anche il sorriso di chi m'ama,
mi concede il suo tempo e i suoi pensieri
e mi riporta indietro dall'inferno.
Rimanimi vicino, dolce amore.
Dì al sole che ritorni a illuminarmi.
Ti ascolterà e io in te vivrò davvero.

mercoledì 2 luglio 2008

I BACI NON SI CHIEDONO


I baci non si chiedono, si danno.
Ascolto il cuore, scruto nei tuoi occhi
e cerco di capire se è il momento.
Le labbra già un pò prudono in attesa
di incontrare le tue, che dolci frutti
da assaporare, sfamando l'amore!
E il corpo freme e l'animo si accende,
anche se a ciò non segue nulla d'altro,
il bacio basta a noi, basta a sé stesso.
Quale prova d'amore vuoi avere
che sia più grande del darti le labbra,
porta del cuore, che ti tengo aperta?
Perciò non te lo chiedo, questo bacio,
che solo il cielo sa quanto io voglia,
ma mi volgo al tuo viso, che è vicino.
Lo accetterai? Non me lo chiedo troppo.
Rischio il rifiuto.... non voglio pensarci....
i baci non si chiedono, si danno!

lunedì 30 giugno 2008

NEBBIA DENTRO


Nebbia dentro di me, vorrei capire
che segreti nasconde il cuore mio,
ciò che non so vedere, neanche quando
scruto dentro di me la notte, solo.
Dei miei perduti amori, cosa penso?
Chi ho davvero perduto? Chi rimane?
E' questo cuore mio talmente grande
che uno spicchio riserva per ognuno.
E chi riunisse tutti questi pezzi
potrebbe avvicinarsi all'infinito,
eppure lo credete così poco
da esser considerati quasi nulla.
Ma come nei frammenti della stele
che ci ha dischiuso gli antichi linguaggi
devo trovare il codice segreto
per cui io stesso decifri il mistero.
Che uomo non conosce il proprio cuore?
Forse chi è volto più fuori che dentro?
Ciò non puoi dir di me, e lo sai bene,
ma non ti so spiegare il mio mistero.
Sono la sfinge immobile e serena,
ma è solo la mia maschera, purtroppo.
Il tumulto interiore scuote il corpo
e la mente, e tortura i sonni inquieti.
Nebbia che avvolgi il cuore, e che mi accechi
diradati alla fine, triste velo
che ti opponi al saper la verità
di quest'uomo, che adesso sceglier deve.

mercoledì 25 giugno 2008

JUST FOR ME



Ho nascosto il tuo commento al post.
Nulla da obiettare su contenuto o forma, lo sai bene.
Ma è solo mio.

domenica 22 giugno 2008

22 GIUGNO


Non mi hai sorpreso col tuo arrivo, estate.
I giorni grigi che si trascinavano,
figli d'inverno senza primavera,
senza pietà sono stati scacciati.
Oggi mi trovo a casa, cosa rara.
Ricordo il ventidue dell'anno scorso,
quando con inattesa decisione
ho dato uno scossone alla mia noia.
Dopo tanto pensare, tanti dubbi
mi sono aperto a felicità nuova,
certo, non è durata sino a adesso,
ma quanto è valsa la pena, davvero!
Sono allo sbando, ben poco ho da dare
a me stesso, per non parlar degli altri,
ma voglio ritrovare quel sorriso,
così aperto, che ora soltanto fingo.
Chissà se troverò quelle risposte
che mi attendo, come acqua per la sete.
Me le darai tu? o le dovrò cercare
dentro me? Non so proprio che aspettare.
Per ora il giorno caldo suggerisce,
non potendo tuffarmi dentro il mare,
di farlo nel torrente dei ricordi
e sognare di esser felice ancora.

venerdì 13 giugno 2008

BRANI OSPITATI: GIANCARLO ONORATO. ANDROIDE MIRNA (capolavoro assoluto...)


L'androide Mirna si tocca la faccia
si lascia tagliare i capelli
si specchia e poi, poi cade giù
gira e gira e gira e cade giù
giù a vellutare tutte le cose
del suo rimpianto rimpianto di bimba
di bambola aliena
che è di bambola viva.

Androide Mirna, io si, ti ho inventata
ma oggi io voglio dirti le cose
dal lato amaro, così saprai:
vorrei aiutarti a tornare lontano
ma Mirna si cerca le lacrime agli occhi
si tasta la lingua, la lingua allo specchio
si volta e dice "Io invece vivrò"

Splende e risplende nel nero invernale
e avrò cent'anni con pelle di bimba
la perla più dura

E infine saprò soffrire anch'io
soffrirò, morirò finalmente

BRANI OSPITATI: CELENTANO. LE STESSE COSE


Dimmi cosa cambia quando si ama e non si è amati,
o si è amati e non si ama cosa cambia.
Dimmi cosa resta di un amore che finisce,
o in un finale senza amore cosa resta.
io farò le stesse cose, cambierò tre volte al
mese
rifarò gli stessi errori
...quelli che ho lasciato fuori.
Senza voltarmi chiederò amore e affetto a una
ragazza di colore
che mi dirà le stesse cose
in una lingua che tu non puoi capire.
Dimmi cosa cambia tra il passato ed il presente
dentro o fuori la coscienza della gente,
cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti,
ma è con noi che poi bisogna fare i conti,
storie nella storia,
vecchie storie, nuove nella stessa storia.
Cose già pensate,
cose morte e poi rinate in altre cose.

e tu amore, amore grande, amore forte,
disperatamente amore,
che cosa credi di cambiare con quegli occhi verdi
e grandi come il mare?

E vanno così... così vanno le cose.
E vanno così... così vanno le cose.
E vanno così... così vanno le cose.

E arriverà il giorno in cui potrai
restare un po' da solo nel mio cuore,
io lascerò che mi rapisca
e mi contagi il tuo fortissimo chiarore.
Che ne sarà di quell'amore che hai lasciato per le
strade e in ogni dove,
quando per stringermi hai dovuto sempre dire:
ripariamoci che piove!

Io farò
(tu farai)
le stesse cose,
cambierò
(tu farai)
tre volte al mese,
rifarò
(tu farai)
gli stessi errori... quelli che ho lasciato fuori.

Dimmi cosa cambia quando si ama e non si è amati,
o si è amati e non si ama cosa cambia.
Dimmi cosa resta di un amore che finisce,
o in un finale senza amore cosa resta.

storie nella storia, vecchie storie, nuove nella stessa storia.
Cose già pensate, cose morte e poi rinate in altre cose.

E vanno così... così vanno le cose.
E vanno così... così vanno le cose.

Dimmi cosa cambia quando si ama e non si è amati,
o si è amati e non si ama cosa cambia.
Dimmi cosa resta di un amore che finisce,
o in un finale senza amore cosa resta.
Dimmi cosa cambia tra il passato ed il presente
dentro o fuori la coscienza della gente,
cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti,
ma è con noi che poi bisogna fare i conti...

Dimmi cosa cambia tra il passato ed il presente
dentro o fuori la coscienza della gente,
cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti,
ma è con noi che poi bisogna fare i conti...

Dimmi cosa cambia tra il passato ed il presente
dentro o fuori la coscienza della gente,
cambiano le mode, i discorsi e gli orizzonti,
ma è con noi che poi bisogna fare i conti...

IL SOGNO PRIMA DELLA PARTENZA


Io non vedo i tuoi occhi, eppure sembra
che tu sia un poco triste, in questi giorni
in cui la primavera va a finire.
Sono anch'io un pò turbato, questo è vero,
dal pensare ad alcuni compleanni
di persone e di eventi, ora vicini.
Il 21 Giugno inizierà l'estate,
ripenserò a quel giorno che sai tu,
e non credo sarà un giorno felice
per me, almeno, a te auguro di si.
Mi approssimo a partire, non sapendo
quanto spesso potrò tornare a casa,
troverò come organizzarmi, spero.
Ma ti confesso che, nel ripensarci,
un pò mi manca l'aria, perchè sembra
che stia chiudendo di più quella porta
che era rimasta aperta su un futuro
possibile, ancorchè molto lontano.
Eppure so che io non sparirò,
nè tu credo, qualcosa resterà,
anche se trasformata a mantenere
un fil sottile tra i due nostri cuori.
Forse mi tornerai ancora in sogno,
a me che raramente li ricordo
già è capitato trovarti così.
E' stato dolce, seppure incompleto:
neanche lì ti ho riavuto come prima,
ma almeno il bacio l'ho riassaportato,
e com'è stato dolce, che ricordo!
Lo so anche io che così non si può
continuare, vivendo nel passato,
con un futuro di vite divise.
Ma per favore, lascia ancora un pò
che mi ci perda, visto che domani
incerte nuove sfide mi vedranno
sul palcoscenico, attore inesperto,
a recitare un ruolo in cui dovrò
non poco improvvisare e reinventarmi

lunedì 9 giugno 2008

LA LINEA


Così tu fai,
come ogni volta,
senza parlare,
(forse) capire.
Tracci la linea
per rimarcare
la divisione
tra i nostri cuori.
Così tu fai;
penna virtuale,
senza lo sguardo,
senza parole,
stacca la luce
da sopra noi.
E io son quì,
perduto amore,
stringo il mio petto
sempre più forte
nel tentativo,
sempre più vano,
di attutire
questo dolore,
così straziante
che spreme il cuore.
Ma a te nel buio
ora mi volto,
sei quì al mio fianco
in questo sogno,
solo per me;
ti abbraccio ancora
e mi concedi
l'ultimo bacio,
come mi volto
non ci sei più.

venerdì 6 giugno 2008

SCUSAMI


Scusami davvero....
Sai quanto mi dispiace.

giovedì 5 giugno 2008

TELEGRAMMA


Mi hanno chiamato da casa.
E' arrivato il telegramma da Oristano.
Vediamo come va.
Fatemi un in bocca al lupo.

BRANI OSPITATI: CLIFF RICHARD. SOME PEOPLE (1987)


Some people they tease one another

Take pride in themselves
keeping the other one down
-
Well
I'm not like that at all!
Some people they hurt one another

They love to see hurt in
the other one's eyes
-
Well
I'm not like that at all.

Some people are born for each other

They love to walk holding
the other one's hand
-
They always understand!
Some people cry
some people know why.

Some people they use one
another so aimlessly

Not like lovers do
- well
I'm not like that at all!
Some people they long for each other

They love to talk holding
the other one's hand -
They always understand!
Some people cry
some people know why.

With a word unspoken
with a voice unheard

When a word is broken by a tender word.
When a heart is moved
when a heart is thrown

The silence tells you you're not alone.

Some people are born for each other

They love to walk
holding the other one.
Some people they long for each other

They love to talk
holding the other one.
Some people are born for each other

They love to walk
holding the other one.
Holding the other one
holding each other!

mercoledì 4 giugno 2008

BRANI OSPITATI: CSI. ACCADE


Caso gioco forza sorpreso di
piacere inorridito
Molte più cose ben più strabilianti dimorano quaggiù
Sfarzosi paramenti d'antiche cerimonie smesse
Molte più cose ben più sorprendenti
vengono in visita imprevedibili
Percorsi incomprensibili tracciano alfine
la nostra vita irriducibili
Irriducibili irriducibili
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Per quello che ho visto
Per quello che ho sentito
Per sconcertante necessità
Obbligo di caduta verso mondi leggeri
Di sottili pensieri d'occhio e cuore
Da corteccia cerebrale a potenza nucleare
Per quello che ho visto
Per quello che ho sentito
Per sconcertante necessità
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade
Ciò che deve accadere accade...

NON SI PUO' COMANDARE


Non si può comandare al proprio cuore.
Io l'ho sperimentato su di me,
disperdendo energie nel tentativo,
vano, di cancellare il mio dolore.
So che non mi può rendere felice
se non mi ama più, come mi ha detto,
se non siamo più niente, ovvero se
quel niente sono io, io che di certo
non posso dir lo stesso ancora oggi.
Giacciono i corpi nudi accanto a me,
riposando finiscono la notte
dopo la dura lotta che si è svolta
tra le lenzuola, o su di quel sedile
che ben altri piaceri aveva dato.
Neanche mi volto, dovrei forse io
confessare che cerco un altro viso
nel loro viso? Come mai potrei?
Che effimero piacere, sembra quasi
come quelle nuotate, che amo tanto,
il cui effetto benevolo finisce
appena esco dall'acqua infreddolito.
Per questo, dolce amico, non riesco
a fare come dici, invece resto
a torturar la mente, con pensieri
a metà strada tra un dolce passato
e un futuro sognato, così poco
reale che mi sto solo ingannando.
Eppure ne ho bisogno ancora adesso,
come chi va al patibolo, sperando
di venire graziato, anche quando
già la corda gli è stretta attorno al collo.
So che la botola poi si aprirà
precipitandomi dentro quel vuoto
dell'anima, ma lasciami sperare.
Visto che il cuore mio non si comanda,
non posso fare come tu mi dici,
dolce amico che tanto mi consoli.
Tu restami vicino, non lasciarmi
a sopportar da solo il mio destino,
guardami ancora con quegli occhi grandi,
proteggimi dal tempo che verrà.

(l'ho modificata... alcuni passaggi erano fuori luogo, anche se "esteticamente" abbastanza riusciti...)

martedì 3 giugno 2008

HOPES & FEARS


Mi è stata ventilata la possibilità di prendere servizio presso l'Ospedale di Oristano per un breve tempo, i minimi di legge, e poi fare domanda di mobilità con conseguente assunzione a tempo indeterminato presso la sede ove ora lavoro.
E' ancora solo una possibilità ma mi infonde un pò di ottimismo in un periodo in cui, nonostante le cure del tempo, ben poco gira.
Non riesco neppure a godere dell'appagamento dell'IO conseguente al fatto che, inopinatamente, in questo periodo sembro riscuotere grande successo e ho un sacco di bella gente attorno a me....
Chissà che almeno il lavoro mi dia quel minimo di serenità, mi consenta di comprarmi la mia casetta e ricominciare a progettare un futuro assieme a chi se lo meriterà.
Ringrazio il caro amico K. per il fondamentale sostegno morale.

PAURE E SPERANZE
Come mi suona incerto il mio destino,
in cui non son restati punti fermi,
tutto è sfumato e nulla rassicura.
nuove speranze apparse all'orizzonte
sembrano dare luce ai giorni che
cerco di indovinare nel futuro.
La voglia di cambiare non c'è proprio,
la forza fisica mi ha abbandonato,
restano i nervi, primitivo traino
di una vita svuotata del suo scopo.
Mi dicono che è ora di buttarmi
nella nuova avventura, prospettata
da coincidenze di sorte beffarda.
Ho paura di perdere quel poco
che mi rimane, e non so che cosa
farei se veramente succedesse.
Allora si, che mangerei le dita
delle mie mani, tra lacrime e sangue..
però sono rimasto troppe volte
al bivio, senza prendere una strada,
pagando il debito con gli interessi
e non avendo nulla nelle mani.
Non lo farò di certo questa volta.
Combatterò una guerra non violenta
fino alla fine, senza darmi vinto
fino all'ultima goccia del mio sangue.

sabato 31 maggio 2008

ABOUT US


Non mi hai preso
Ti volevo
Ci siamo presi
Non mi hai perso
Non mi volevi
Hai rinunciato a me
Non mi hai perso
Mi hai lasciato
Ahimè...

venerdì 30 maggio 2008

OCCHI


Non ricerco l'effimera bellezza
che pure bacia i tuoi dolci anni.
Non è per quella che mi sono perso
di te, la prima volta che ti vidi.
Ma era lo sguardo tuo dentro quegli occhi,
un fuoco vivo che mi ha arso il cuore,
sotto la grigia cenere di me
ancora brucia, nè io so per quanto
continuerà, un giorno, un anno o forse
fino alla fine di questi miei giorni.
Io non avrei paura di quel giorno
in cui quegli occhi fossero cerchiati
dalle temute rughe d'espressione,
sarebbero soltanto una corona
che luccica e scintilla ogni momento.
Vorrei averti accanto fino a quando
i miei occhi per sempre chiuderanno
lo sguardo a questa vita, un dì lontano,
e che l'ultima cosa da vedere
fossero ancora gli occhi tuoi amati
che tristi e dolci ancora fosser miei,
nell'ultimo momento di una vita
che ha avuto dal mio cielo in premio te.

THANK YOU MY FRIEND



Thank you my friend
I know you want to help me...but...
Anybody can?

...anyway
I also know
You won't leave me alone.

giovedì 29 maggio 2008

IN BOCCA AL LUPO

PIANTO


Cade impietosa oggi questa pioggia,
che continua la coda dell'inverno.
Frusta i volti tirati della gente
che cammina, di fretta, in mezzo all'acqua.
Perchè non sei venuta primavera?
Perchè non hai lottato, neanche un poco,
per farmi compagnia? Lo sai che io
tanto avevo bisogno, così solo
com'ero dopo aver perduto tutto?
Invece mi hai lasciato abbandonato
a me stesso, uguale pure tu
a tanti cari su cui già contavo,
sostegno immaginato e non avuto,
ora che sto annegando nel mio pianto.
Mi tengo ancora forte a quella riva
della mia vita, lotto disperato
in cerca di salvezza, tuttavia
mi dibatto e mi stanco, non riesco
a trarmi fuori dalle nere onde.
C'è una luce lontana, poco chiara,
che fisso per non perder le speranze.
Punto il mio cuore in quella direzione,
spendo le ultime forze verso lei.

mercoledì 28 maggio 2008

RIASCOLTANDO...


Sin da ragazzo sono un estimatore della musica di Eric Woolfson e Alan Parsons, in altre parole degli Alan Parsons Project.
Non tedierò i miei pochi lettori raccontando di chi siano e cosa hanno fatto, ma la loro musica, tanto vituperata dalla critica, benchè baciata da un certo successo commerciale sparso nell'arco di 10 anni, era per me graziosa, dolce, rassicurante.
Anche nel loro disco secondo me meno bello, "Eve" (1979), ci sono diverse canzoni che mi piacciono, ma più di tutte l'ultima, "If I could change your mind", cantata nel disco da Leslie Duncan, di cui riporto il testo, sperando di non incorrere in problemi di diritti.
A questo proposito perciò faccio un pò di pubblicità e vi consiglio di comprarvi qualche loro CD, che adesso si trova anche a buon prezzo.
Va da sé che in questo periodo riesco a cucirmela addosso sin troppo bene.... a voi il testo.

IF I COULD CHANGE YOUR MIND
(Woolfson - Parsons)

I prefer to spend my time in solitary ways
Keeping myself to myself
Can't pretend that it's been easy since you went away
Living with somebody else

If you should change your mind
If you would turn around and look behind
If you could see me the way I used to be
At the risk of bringing back the sorrow and despair
I would do it all again
Holding on to memories and pretending not to care
Knowing that the show were soon to end
If only I could change your mind
If only you would change
If I had the chance I'd do it all again
I would do it all again

I remember windy shores on melancholy days
Drifting along with the tide
And the joy of simple things and ordinary ways
Taking it all in my stride

If you should change your mind
If I could let you see what lies behind
If you could need me the way it used to be

Even for a moment of the happy times we shared
Living in my dreams since then
At the risk of losing only castles in the air
Come with me and we can try again
Oh, if I could change your mind

Can't pretend it's not been lonely since you went away
Oh, if only I could change your mind

lunedì 26 maggio 2008

PASSATO, PRESENTE E FUTURO


Se vuoi cercarmi, non voltarti indietro.
Quello che troverai non sono io,
ma un'immagine, rivestita solo
dei ricordi cattivi che ho lasciato
dentro di te, perdendoti alla fine.
Non credo che ti serva a qualche cosa,
c'è stato tanto bene, lo sappiamo
ma il poco male se n'è impadronito
mescolandolo a sé, in un tutt'uno.
Ora non sono più quello di allora,
ché tanta sofferenza mi ha cambiato.
Il cuore mio è più aperto, più sincero,
purtroppo non perfetto, lo confesso.
Ti darò tanto, se ne avrò occasione.
In che forma lo deciderai tu.
Pendo dalle tue labbra, come sempre.
So che soffrirò ancora, ma lo accetto.
Aspetto che il futuro mi consoli,
o mi ributti ancora dentro il fuoco
dell'inferno, ove brucerò per sempre.

domenica 25 maggio 2008

VOGLIO AMORE



Aspetto ancora che l'amore torni
per ridare respiro alla mia vita.
Ho avuto tanto, in affetti e in cose,
vivo del mio lavoro, degnamente.
Eppure sono vuoto dentro il cuore,
mi manca proprio il bene più prezioso,
quell'amore che, solo, può donare
vero senso ai miei giorni, vera gioia.
E non mi basta dedicarmi agli altri,
lo faccio quanto posso e non risparmio
il mio impegno, e quel briciolo di affetto
che, ancora, riesco a dare a ogni persona.
Ma chiedo forse troppo, se io voglio
chi voglia solamente avere me,
si specchi nel mio sguardo e nel sorriso
un pò triste che mi incornicia il volto?
Torna nella mia vita, dea d'amore.
Portami la persona che mi sappia
rendere ancora uomo nelle notti,
bambino quando aspetto di vederla,
poeta quando immagino di lei.

(...volo Alghero Roma 22.5.2008)

lunedì 19 maggio 2008

MYANMAR


.... è ancora allo stadio larvale, la rivedrò, l'ispirazione c'è ma la testa è così stanca.....

Passati, senza volto e senza nome,

per questa vita, vanno via d’un tratto

portati via dal fiume doloroso.

Nulla so io di loro, però credo

che anche prima del giorno maledetto

così poco gli fosse stato dato,

a malapena il riso per sfamare

i magri figli, nel nido di paglia.

Sotto un demonio con nera divisa,

indifferente al pianto dei fratelli

suoi, quasi compiaciuto nel vedere

la vita scomparire, come fiamma

spenta dal vento. Una natura cieca

è complice dei laidi generali,

a pancia piena e con il colpo in canna

guardano freddi. Certo io mi chiedo

cosa provi il Signore nel vedere

le sue creature, che tornano a lui

senza saper perché, senza una colpa.

Non penso che non soffra, invece spero

che li accolga in un morbido giaciglio,

e con dolce sorriso li ristori

mercoledì 14 maggio 2008

SCELTE


Ho partecipato nei giorni scorsi a un concorso per due posti, a tempo indeterminato. Sono arrivato primo, a mani basse, pur essendomi presentato senza studiare assolutamente nulla, preso com'ero dai miei problemi personali.
Non ho intenzione di andare a lavorare ad Oristano, perché sarei costretto a trasferirmi, per coprire le guardie e le reperibilità piuttosto frequenti, e dovrei staccarmi dalle poche persone e cose care che ho ancora. Credo infatti si debba lavorare per vivere, non vivere per lavorare.
Di fronte a una scelta non sappiamo mai se sia quella giusta, ma non voglio più rimanere nel guado.
Perciò continuerò col mio attuale lavoro, che mi garantisce quel minimo di qualità di vita che ancora mi porta avanti.
Mi rimane la soddisfazione di aver dimostrato a me stesso che anche in situazioni critiche riesco ancora a gestirmi, per lo meno sul lavoro. Inoltre ho dimostrato a qualcun altro che non sono così cogl..ne come pensava....
Ringrazio chi mi è rimasto vicino.

lunedì 12 maggio 2008

NON SPEGNERTI


Non spegnerti, mia stella, senza te
come sarebbe vuoto il cielo, e buio.
Continua ad indicarci la via giusta
in questa nostra vita, perché andiamo
come bendati dentro un labirinto,
tastando mille muri tutti uguali,
inciampando e girando sempre intorno.
Tu invece, cara stella, con la tua
luce ci rassicuri e ci conforti.
Ovunque ci voltiamo tu ci sei,
non ci lasci mai soli, neanche quando
da te sembriamo togliere lo sguardo,
cercando di altre luci più vicine,
che ci lasciano poi naufraghi e persi.
Neanche allora ci neghi la tua luce,
sebbene noi non meritiamo più
di vederla, ma solo di restare
in balia di ogni onda e di ogni vento.
Poco ci chiedi stella, eppure noi
neanche quel poco ti riusciamo a dare,
di mantener lo sguardo su di te,
di dirti quanto è bella quella luce,
e quanto vale per la nostra vita.
Ma forse dopo tante delusioni
date a te, dopo tutti quelli sbagli
che ci hanno persi per terre lontane,
riusciremo a seguire la tua via
e, pur lontani, rimanere accanto
alla tua luce, ridandone un poco
come un piccolo specchio contro il sole.


... è proprio ingenua, ma mi è venuta fuori così e non ho voglia di cambiarla :-)

giovedì 8 maggio 2008

BREVE INCONTRO


Non volevo incontrarti, ti ho incontrato.
Non volevo guardarti, ti ho guardato.
Come potevo non notarti io
che tanto penso a chi ti sta vicino,
allietando i tuoi giorni di sorrisi?
Mi son fermato un attimo, interdetto.
Ho persino scherzato, giusto un pò
con l'amico, celando il mio disagio,
chiedendogli di te cosa pensasse.
E tu, guardando in basso, sei andato
via, senza poi scomporti più di tanto.
Solo non ho capito come mai
nei tuoi occhi abbia avuto l'impressione
di vedere tristezza e un pò di noia.
Non capisci di esser fortunato
ad avere chi hai? Me lo domando.
Dovrebbe bastar questo, se tu fossi
più lucido di quanto sono stato
al tuo posto, sprecando malamente
l'occasione che non potrà tornare.
Nulla ho contro di te, certo ti invidio.
Non ti vorrei però fare alcun male.
Ma tu me ne fai solo se ti vedo.
Prego di non trovarti troppo spesso
per la mia strada, so che soffrirei.
Continua nel tuo viaggio, ed io nel mio.
Cavalca il bel cavallo, via da me....

[6.6.2008
E' stata proprio una cattiva giornata, iniziata male e finita peggio.
Spero di non averne molte altre simili.]

martedì 6 maggio 2008

MORTE A VENEZIA


Non è un buon periodo questo.
Non tutto va male, ma molti conti non tornano e mi sento davvero stanco, insoddisfatto, triste e solo. Qualcuno sta provando ad aiutarmi e lo ringrazio, ma alcuni recenti eventi hanno nuovamente fatto peggiorare la mia condizione. Anche oggi la mattinata, oltre che stancante, non è filata per il verso giusto. Dal 22 al 24 di questo mese sarò a Venezia per una occasione di lavoro. In realtà il lavoro sarà ben poco, e perciò, nonostante la brevità del soggiorno, avrò molto tempo libero per il diporto. E' stato anche in vista di questa prospettiva che avevo accettato con un certo entusiasmo, quando l'occasione si era presentata.
Speravo a dire il vero che gli eventi sarebbero evoluti favorevolmente e avrei potuto invitare una persona a farmi compagnia.
In realtà man mano che il tempo passava questa possibilità si è resa sempre più evanescente, finché un paio di giorni fa la dura realtà si è chiarita in maniera inequivocabile.
E' così che mi trovo ad affrontare questo viaggio, da solo, allontanandomi dalle poche persone che mi sono rimaste vicine in questo periodo di travaglio...
Tutto assume connotazioni abbastanza inquietanti, pensieri strani si affollano nella mente ormai stanca e sfiduciata. Sono pensieri che non avevo mai avuto, che non pensavo mi appartenessero.... pensieri negativi sul presente e sul futuro, sul significato e lo scopo della vita, sulla vacuità e incapacità di soddisfarmi dei miei attuali progetti di vita, su ciò che realmente desidero e che non posso avere....
E mi ritrovo nella condizione non consueta di aver paura, molta paura, e di potermi trovare ad avere questa paura, senza avere nessuno che mi aiuti, proprio nel momento in cui ne avrò più bisogno....



MORTE A VENEZIA
Mi vedo solo in questa città vecchia
a girar senza meta e senza idea,
perso nei miei pensieri, come perso
sono per queste vie che non conosco.
Non c'è romanticismo che mi prenda
cerco di rifuggire quei pensieri
un tempo dolci, ora soltanto tristi
e disperati, perché non avrò
chi più desideravo, e non mi resta
che languire, soffrire ed invidiare.
Hanno uno strano fascino i canali
che vedo attorno a me, questo mi inquieta:
sento come il richiamo di quell'acqua,
quasi possa lavare via le lacrime
che annegano il mio cuore già da tempo.
Riuscirò a star lontano da un abisso
meno profondo del vuoto interiore
e forse meno duro da affrontare?
O mi concederò alla sua pace
trattenendo il respiro quanto posso,
soffrendo giusto un poco, poi più nulla?

lunedì 5 maggio 2008

FRAMMENTI D'ANONIMO


Caro Anonimo
Mi permetto di recuperare i frammenti poetici che mi hai fatto l'onore di inviarmi.
Faccio delle piccole modifiche e invento un titolo di mia interpretazione, e ti prego di continuare a scrivere. Rispondo in questo modo anche ai suggerimenti dell'altro caro commentatore Anonimo, che per me non è così anonimo, che prego di continuare a leggermi se penserà che lo merito, e invito a mandarmi le sue composizioni, di poesia o prosa che siano. Lui sa che non ho più il cuore, nè forse il permesso, di leggere il suo blog, ma che quì tutte le sue opinioni e pensieri saranno ricevuti con gratitudine e non solo.....

MI PERDO

Quando ti guardo
mi perdo nei tuoi occhi.
Quando mi guardi
mi perdo nei miei pensieri....

LA RISPOSTA

Perché te?
Perché sei quello
che ho sempre aspettato,
tu che illumini la mia vita
come nessuno ha mai fatto.
E perché continuare a scrivere parole,
quando tutto può essere riassunto in un
"TI AMO"?.....

Grazie.

MUSA DANZANTE


Musa danzante, stella nella notte
del cuore solo, mi hai degnato ancora
del tuo sguardo di cui così mi onoro.
Solo tu sei la linfa che mi nutre
e mi da le parole che qui fermo.
Attendo e sogno ancora il tuo ritorno.
E ti vedo danzare attorno a me
e ridarmi il sorriso che ho perduto,
e scacciare la vecchiaia che ora avanza.
Per questo non ti nego il mio stupore,
Musa, per la domanda che mi hai posto,
c'era già la risposta nei miei versi.
Come hai potuto, Musa mia, pensare
che ti potessi avere già ripagato
con la stessa moneta, così dura
che io conosco bene, me infelice....
Non hai tu forse letto, con il cuore,
ciò che pur dici aver così apprezzato?
Avrei certo potuto... ma che senso
avrebbe avuto andare alla ricerca
del miele, se non ho acqua né pane?

(...forse non avrei dovuto scriverla, ma preferisco mantenere il mio cuore come un libro aperto, forse difficile da interpretare perché un pò astruso, ma aperto. Ciao....)