sabato 30 agosto 2008

LUCE DI STELLE



Ho vissuto per te, mia dolce stella,
intatta meraviglia del creato,
accento acuto su tanti miei giorni.
Ho immaginato vite in cui potessi
essere tu felice, ed io con te,
indifferenti al tempo e al suo passare.
Ho rinunciato a me perchè potessi
essere il sogno tuo, senza riuscirci,
nel grigio dei miei giorni addolorati.
Certo non fui io stella e poca luce
trasmetterti potei, ma di riflesso
della tua, non avendone mia propria.
E così fu che anche tu rischiasti
di spengerti nel buio, amata stella,
tra i crampi della rabbia e dell'offesa,
per gli anni consumati, forse invano,
punendomi e togliendo la tua luce
in modo che io camminassi cieco,
inciampando e cadendo ad ogni passo,
strisciando sulla terra fino a quando,
senza sapere come io raggiunsi,
quando ero quasi morto un'altra luce,
in un paese nuovo e un emisfero
laddove la tua non si può vedere.
Ed è così che ora provo a rialzarmi,
sopravvivere a me ed al tuo ricordo,
che pur mi brucia ancora dentro il cuore.
Certo che io rimpiango la tua luce,
ma essa certo ora brilla, e bacerà
chi forse più di me ne sarà degno.

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