mercoledì 27 agosto 2008

POSTUMI DEL COMPLEANNO (Tempus edax rerum)


Certo che sto invecchiando, lo si vede
dai ricami d'argento nella barba
e sui radi capelli, come pure
dai solchi che, impietoso, col suo aratro
il sole scava attorno agli occhi miei.
Dopo aver dedicato ogni momento
del mio tempo a un amore tormentato,
che mi ha svuotato l'anima e le forze,
provo a trovare quiete in uno stallo
di pensiero ed azione, già da un pò.
Forse un raggio di luce ora si vede
a squarciare le tenebra interiori;
chissà se sto invertendo direzione
del viaggio a fondo cieco cui sembravo
ineluttabilmente condannato.
Pago però il mio prezzo, concedendo
del mio tempo soltanto francobolli
a chi pure mi è stato sì vicino
allorquando ero solo e disperato,
quasi li avessi avuti in poco conto.
Ed essi non potranno che cercare
chi più merito rende al loro cuore,
ed ha le forze giuste per poterli
ripagare e riempire di attenzioni,
nel modo certamente meritato.
Avranno sempre un posto nel mio cuore,
e ora sto meditando come fare
a dare più di me a chi mi vuol bene,
concedere il sorriso e il giusto spazio,
essere più presente e più vicino.
Ci vorrà tempo, visto come sono
logorato di vita e di lavoro,
ma so che riuscirò, anzi lo giuro.
Prego soltanto che possa accadere
prima che io sia già, di nuovo, solo.

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