venerdì 18 aprile 2008

LUNGO INVERNO


E non vuole cessare questa pioggia,
nè con essa l'inverno maledetto
che mi ha portato via l'amore mio.
Io fisso un punto nel vuoto, aspettando
che se ne vada un pò della tristezza
che mi sta consumando, lentamente.
Non ho più il mio riposo nella notte,
giro dentro quel letto, senza sosta,
in attesa di un sonno immaginario.
E ti rivedo sempre, amor perduto,
immaginando cosa stai pensando
e facendo, per divorar le ore
stanche, dopo la danza della sera,
quelle ore che per tempo ebbi mie,
per poi unirmi a te, in una persona.
Che strazio immaginarti non con me...
magari con un altro... già felice,
mentre divento pallido ricordo.
Nemmeno lacrimar possono gli occhi.
Che allora questa pioggia sia il mio pianto,
e il suo infierir sul mondo, compagnia
per la mia anima lasciata sola,
luce che va scemando nel mattino
a spengersi pian pian, triste fantasma

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