lunedì 9 giugno 2008

LA LINEA


Così tu fai,
come ogni volta,
senza parlare,
(forse) capire.
Tracci la linea
per rimarcare
la divisione
tra i nostri cuori.
Così tu fai;
penna virtuale,
senza lo sguardo,
senza parole,
stacca la luce
da sopra noi.
E io son quì,
perduto amore,
stringo il mio petto
sempre più forte
nel tentativo,
sempre più vano,
di attutire
questo dolore,
così straziante
che spreme il cuore.
Ma a te nel buio
ora mi volto,
sei quì al mio fianco
in questo sogno,
solo per me;
ti abbraccio ancora
e mi concedi
l'ultimo bacio,
come mi volto
non ci sei più.

1 commento:

abejandrea ha detto...

sono acido, sono cattivo, forse sono anche stupido, perchè alla fine son di nuovo qui a farti contento... a rimediare... losai del parere degli altri poco mi importa, l'importante è che non cambi quello delle persone che contano... non voglio sapere tempi o storie nuove, non voglio sapere faccende che vanno aldilà di ciò che è stato "noi". IN BOCCA AL LUPO...

sai, ha ragione: forse sono soltanto buono.
la mia rabbia è spinta dal mio bisogno di risposte, lo sai... un giorno parleremo a quattr'occhi...