mercoledì 4 giugno 2008

NON SI PUO' COMANDARE


Non si può comandare al proprio cuore.
Io l'ho sperimentato su di me,
disperdendo energie nel tentativo,
vano, di cancellare il mio dolore.
So che non mi può rendere felice
se non mi ama più, come mi ha detto,
se non siamo più niente, ovvero se
quel niente sono io, io che di certo
non posso dir lo stesso ancora oggi.
Giacciono i corpi nudi accanto a me,
riposando finiscono la notte
dopo la dura lotta che si è svolta
tra le lenzuola, o su di quel sedile
che ben altri piaceri aveva dato.
Neanche mi volto, dovrei forse io
confessare che cerco un altro viso
nel loro viso? Come mai potrei?
Che effimero piacere, sembra quasi
come quelle nuotate, che amo tanto,
il cui effetto benevolo finisce
appena esco dall'acqua infreddolito.
Per questo, dolce amico, non riesco
a fare come dici, invece resto
a torturar la mente, con pensieri
a metà strada tra un dolce passato
e un futuro sognato, così poco
reale che mi sto solo ingannando.
Eppure ne ho bisogno ancora adesso,
come chi va al patibolo, sperando
di venire graziato, anche quando
già la corda gli è stretta attorno al collo.
So che la botola poi si aprirà
precipitandomi dentro quel vuoto
dell'anima, ma lasciami sperare.
Visto che il cuore mio non si comanda,
non posso fare come tu mi dici,
dolce amico che tanto mi consoli.
Tu restami vicino, non lasciarmi
a sopportar da solo il mio destino,
guardami ancora con quegli occhi grandi,
proteggimi dal tempo che verrà.

(l'ho modificata... alcuni passaggi erano fuori luogo, anche se "esteticamente" abbastanza riusciti...)

1 commento:

Kevin ha detto...

Gloria Bonaveri - Le voci di dentro

"...Sei dentro me come una musica
Che mi accompagna
E nei vuoti del cuore cammina con me
Dentro di me in ogni attimo
Quando ho paura e nascondo la parte migliore di me..."